Consigli utili.
CONSIGLI PRATICI PER I PAZIENTI ALLERGICI AI POLLINI
Chi soffre di allergia a pollini va incontro a disturbi al naso - starnuti, prurito, naso che cola - e agli occhi - lacrimazione, prurito, occhi rossi nel periodo in cui sono presenti in aria i pollini ai quali è sensibilizzato. Alcuni soffrono di disturbi più gravi, propri dell’asma bronchiale, come tosse, difficoltà di respiro, sibili durante la respirazione. L’allergia colpisce all’incirca il 20% della popolazione italiana. I pollini che danno allergia sono trasportati dal vento e provengono dalle erbe (gramigna, erba canina, erba vetriola, assenzio, ecc.) ma anche da alberi e arbusti. I sintomi possono comparire molto precocemente, già a partire da gennaio, negli allergici al cipresso e nocciolo; durante la tarda primavera i sintomi sono causati soprattutto dalle graminacee e nel periodo estivo dalle composite tra le quali l’ambrosia, ma anche dalla parietaria. Proteggersi dai pollini non è facile, perché vengono trasportati dal vento anche a grandi distanze. Bisogna rivolgersi al proprio medico di famiglia e all’allergologo per avere una diagnosi precisa sul tipo di allergia, sulla gravità della patologia e sulla terapia più adeguata.
Alcune semplici norme possono aiutare a ridurre i disturbi:
1) Farsi spiegare dal medico quando il polline cui si è allergici è presente in aria, per programmare l’attività all’aperto e la terapia da assumere.
2) Consultare regolarmente i calendari pollinici presenti in Internet o esposti nelle farmacie della zona in cui si vive. Per spostamenti di lavoro e per le ferie informarsi sulle concentrazioni di polline nella zona e nel periodo prescelto.
3) Chi è allergico ai pollini di alberi e arbusti deve prestare attenzione nei primi mesi dell'anno, evitando boschi e zone alberate.
4) Chi è allergico alle graminacee eviti gli spazi extraurbani da fine aprile a giugno-luglio. Chi è sensibilizzato alla parietaria e ad altri pollini estivi dovrà invece stare all’erta nella tarda estate ed evitare le aree incolte e gli edifici diroccati.
5) Nei giorni di sole con tempo asciutto e ventoso evitare le gite all’aperto nelle ore centrali della giornata. Preferire il primo mattino e la tarda serata.
6) Dopo la pioggia alcuni allergici stanno meglio, come conseguenza del dilavamento dei pollini dall’atmosfera. Per altri invece, la rottura dei granuli pollinici causata dall’umidità dell’aria può provocare un peggioramento dei disturbi.
7) Limitare le attività all’aperto durante la stagione pollinica: quando i sintomi sono più intensi non praticare sport all'aperto, ma scegliere luoghi chiusi, come palestre o piscine coperte. Durante il taglio del fieno non sostare nelle vicinanze.
8) Tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata. I climatizzatori di ultima generazione sono dotati di filtri antipolline. Aprire le finestre nelle tarde ore notturne o nelle primissime ore del mattino.
9) In automobile tenere chiusi i finestrini. I climatizzatori d’auto sono in genere dotati di filtri antipolline, da sostituire periodicamente. Anche sui mezzi pubblici i finestrini dovrebbero restare chiusi.
10) In casa evitare di azionare ventilatori per non disperdere in aria i pollini depositati sul pavimento. Gli aspirapolvere attualmente in commercio sono dotati di filtri che vanno sostituiti periodicamente.
Chi soffre di allergia a pollini va incontro a disturbi al naso - starnuti, prurito, naso che cola - e agli occhi - lacrimazione, prurito, occhi rossi nel periodo in cui sono presenti in aria i pollini ai quali è sensibilizzato. Alcuni soffrono di disturbi più gravi, propri dell’asma bronchiale, come tosse, difficoltà di respiro, sibili durante la respirazione. L’allergia colpisce all’incirca il 20% della popolazione italiana. I pollini che danno allergia sono trasportati dal vento e provengono dalle erbe (gramigna, erba canina, erba vetriola, assenzio, ecc.) ma anche da alberi e arbusti. I sintomi possono comparire molto precocemente, già a partire da gennaio, negli allergici al cipresso e nocciolo; durante la tarda primavera i sintomi sono causati soprattutto dalle graminacee e nel periodo estivo dalle composite tra le quali l’ambrosia, ma anche dalla parietaria. Proteggersi dai pollini non è facile, perché vengono trasportati dal vento anche a grandi distanze. Bisogna rivolgersi al proprio medico di famiglia e all’allergologo per avere una diagnosi precisa sul tipo di allergia, sulla gravità della patologia e sulla terapia più adeguata.
Alcune semplici norme possono aiutare a ridurre i disturbi:
1) Farsi spiegare dal medico quando il polline cui si è allergici è presente in aria, per programmare l’attività all’aperto e la terapia da assumere.
2) Consultare regolarmente i calendari pollinici presenti in Internet o esposti nelle farmacie della zona in cui si vive. Per spostamenti di lavoro e per le ferie informarsi sulle concentrazioni di polline nella zona e nel periodo prescelto.
3) Chi è allergico ai pollini di alberi e arbusti deve prestare attenzione nei primi mesi dell'anno, evitando boschi e zone alberate.
4) Chi è allergico alle graminacee eviti gli spazi extraurbani da fine aprile a giugno-luglio. Chi è sensibilizzato alla parietaria e ad altri pollini estivi dovrà invece stare all’erta nella tarda estate ed evitare le aree incolte e gli edifici diroccati.
5) Nei giorni di sole con tempo asciutto e ventoso evitare le gite all’aperto nelle ore centrali della giornata. Preferire il primo mattino e la tarda serata.
6) Dopo la pioggia alcuni allergici stanno meglio, come conseguenza del dilavamento dei pollini dall’atmosfera. Per altri invece, la rottura dei granuli pollinici causata dall’umidità dell’aria può provocare un peggioramento dei disturbi.
7) Limitare le attività all’aperto durante la stagione pollinica: quando i sintomi sono più intensi non praticare sport all'aperto, ma scegliere luoghi chiusi, come palestre o piscine coperte. Durante il taglio del fieno non sostare nelle vicinanze.
8) Tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata. I climatizzatori di ultima generazione sono dotati di filtri antipolline. Aprire le finestre nelle tarde ore notturne o nelle primissime ore del mattino.
9) In automobile tenere chiusi i finestrini. I climatizzatori d’auto sono in genere dotati di filtri antipolline, da sostituire periodicamente. Anche sui mezzi pubblici i finestrini dovrebbero restare chiusi.
10) In casa evitare di azionare ventilatori per non disperdere in aria i pollini depositati sul pavimento. Gli aspirapolvere attualmente in commercio sono dotati di filtri che vanno sostituiti periodicamente.